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Antonio Albanese

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COMICI
About This Project

I primi anni

Nato a Olginate, Lecco in Lombardia da genitori di origine siciliana, si iscrive alla Civica Scuola d’Arte Drammatica di Milano (quella intitolata a Paolo Grassi), dal quale esce diplomato nel 1991. Poco dopo, però, capisce che la sua vera passione è la comicità: si esibisce nel piccolo teatro dello Zelig a Milano, ottenendo molti consensi grazie a simpatici monologhi con personaggi da lui inventati. Dopo questo debutto come attore di cabaret, partecipa nel 1992 al “Maurizio Costanzo Show” . In seguito, è ospite fisso del varietà condotto da Paolo Rossi Su la testa! (datato 1992), con i personaggi Alex Drastico ed Epifanio.

Mai dire gol

La vera esplosione comica di Antonio Albanese avvenne all’interno della trasmissione Mai dire gol, condotta dalla Gialappa’s Band: in quest’ultima, infatti, mette a punto una serie di personaggi (il gentile Epifanio, l’aggressivo Alex Drastico, il telecronista-ballerino Frengo e Stop, il giardiniere gay e interista di casa Berlusconi Pier Piero) divenuti famosi, i cui monologhi vengono successivamente riproposti nel volume Patapim e Patapam (1994).Abbandonò, per molte stagioni, la storica e divertente trasmissione di Italia Uno. Negli anni successivi si alternò tra cinema e teatro, con lunghe trasferte per l’Italia, per poi tornare a Bologna, la città dove vive con moglie e figlia.Nel 2005 rientrò in un progetto simile a Mai dire gol: Mai dire Lunedì, ideato ancora una volta dalla Gialappa’s Band ma condotto stavolta dal Mago Forrest. Qui Antonio Albanese interpreta quattro personaggi: Pier Peter (che si scopre poi essere il cugino di Pier Piero), strampalato economista innamorato del calciatore del Milan Gennaro Gattuso, il filosofo Mino Martinelli cocainomane presuntuoso, Cetto La Qualunque politico calabrese corrotto e depravato di centrodestra e Alain Tonné cuoco stravagante.

Altri programmi televisivi

Gli altri programmi televisivi in cui Albanese è stato protagonista sono; Comici nel 2000, Non c’è problema (anche conduttore, trasmesso nel 2003 dai Rai Tre, “Mai dire Domenica” e “Mai dire lunedì”. Attualmente partecipa come ospite fisso, ogni sabato, a Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio su Rai Tre e fa il personaggio del politico mafioso calabrese di centro-destra Cetto La Qualunque. Nella puntata del 8/12/07 ha rifatto l’imitazione del personaggio di nome Ivo Perego, industriale lombardo, e ha un figlio che ama la moda.

Il cinema

Attivo anche nel cinema, Albanese esordì nel 1996 con Vesna va veloce, per la regia di Carlo Mazzacurati. Divenne in seguito anche regista, con la collaborazione dello sceneggiatore Vincenzo Cerami (lo stesso di Roberto Benigni). Inizialmente, i film di Albanese erano un “pretesto” per dar vita a gag esilaranti in cui i suoi personaggi erano i protagonisti principali. Ultimamente però, sembra che voglia realizzare un cinema più “serio”, senza tuttavia ignorare le caratteristiche della sua comicità, più fisica che verbale. La consacrazione avviene nel 2005, quando Pupi Avati gli affida il ruolo da protagonista ne La seconda notte di nozze, in cui il comico recita a fianco di Katia Ricciarelli. Nel 2007, interpreta un uomo di Genova che perde il lavoro e si trova in una condizione difficile con la moglie, Margherita Buy, nel film di Silvio Soldini Giorni e nuvole.

Il teatro

Per quanto concerne il teatro, se si esclude la già citata esperienza allo Zelig di Milano, Albanese ha recitato nei seguenti spettacoli: Misty e Uomo (1992); ; Giù al Nord (1997); Concerto apocalittico per Grilli, Margherite, Blatta e Orchestra (tutti nel 1999); Psicoparty nel 2005.

I personaggi


Cetto La Qualunque

Cetto La Qualunque è un politico calabrese corrotto, perverso e depravato, che ha un grande disprezzo verso la natura, la tradizione e le donne, che considera un vero e proprio oggetto di cui fare uso quando si vuole. Si pone come grande innovatore e promette sempre ai suoi (pochi) fedeli spettatori grande abbondanza di pilu, cioè di donne. Le sue promesse sono mirabolanti, ma riscuotono sempre scroscianti applausi da parte del pubblico, che in particolare si esalta quando il politico assicura che ci sarà abbondanza di belle donne (cchiu’ pilu pi’ tutti = Più pelo per tutti). Un suo ricorrente desiderio è quello di vedere tanto cemento armato nel paesaggio calabrese; non a caso, una delle sue particolari promesse è quella di “costruire un pilastro di cemento armato per ogni bambino che nasce”.
È molto ignorante (un particolare che mette in evidenza è la trasformazione di varie parole in avverbio di modo aggiungendo il suffisso –mente, esempio: “Comunquemente”, “Infattamente”), ma la passione che mette nella politica limita questa sua caratteristica negativa. Il personaggio è apparso per la prima volta sugli schermi RAI nel 2003 all’interno di Non c’è problema, ma il grande successo lo ha ottenuto quando Antonio Albanese ha collaborato con la Gialappa’s band nel programma Mai dire domenica su Italia 1. Nel 2007 è ospite fisso del programma Che tempo che fa del sabato condotto da Fabio Fazio su Rai Tre alle 20.10. Proprio nel programma di Fazio appare il nuovo tormentone: parlando di qualcosa che non sopporta conclude dicendo: “Francamente, Int’u culu a (dice il nome dell’interessato)!” La sera del 26 gennaio 2008 a Che tempo che fa ha fatto una pesante satira sull’ex ministro Clemente Mastella per il recente affossamento del Governo Prodi II


Mino Martinelli

Mino Martinelli è un filosofo contemporaneo cocainomane. Si presenta al pubblico sulla poltrona di casa sua; davanti a lui ha un tavolino, sul quale si adagia spesso per sniffare “idee sintetiche”, indispensabili per giungere alle sue straordinarie conclusioni filosofiche. Il suo motto ricorrente è “tutto tutto niente niente”. Ha una voce molto roca e questa caratteristica da sola induce spesso lo spettatore alla risata. Dopo avere abusato della sostanza, che Mino chiama abitualmente “sintesi filosofica”, il suo viso assume un colore viola.


Sommelier

In alcune delle sue gag più popolari Antonio Albanese interpreta un sommelier, vestito con grembiule nero e al collo il tastevin, che osserva, fa roteare e annusa un calice di vino. Al termine della lunga degustazione, con appropriato sottofondo musicale, il sommelier pronuncia, da esperto, frasi scontate come è rosso, oppure è vino o, alla fine dell’assaggio, è finito.

Filmografia
Vesna va veloce, regia di Carlo Mazzacurati (1996)
Uomo d’acqua dolce, regia e sceneggiatura di Antonio Albanese (1997)
Dead train, cortometraggio, regia di Davide Marengo (1997)
Felice, episodio di Tu ridi, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1998)
La gabbianella e il gatto, film d’animazione, solo doppiaggio, regia di Enzo D’Alò (1998)
La fame e la sete, regia e sceneggiatura di Antonio Albanese (1999)
La lingua del santo, regia di Carlo Mazzacurati (2000)
Il nostro matrimonio è in crisi, regia di Antonio Albanese (2002)
L’uomo flessibile, regia di Stefano Consiglio (2003)
È già ieri, regia di Giulio Manfredonia (2004)
La seconda notte di nozze, regia di Pupi Avati (2005)
Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi (2007)
Giorni e nuvole (2007)
Vincere , regia di Marco Bellocchio (2008)
Una questione di cuore (2009) di Francesca Archibugi
Qualunquemente (2012) di Giulio Manfredonia
Tutto Tutto Niente Niente (2012) di Giulio Manfredonia

I libri
Albanese trascrive spesso in forma di libro i monologhi più importanti dei suoi spettacoli teatrali.
I libri di Antonio Albanese più venduti sono: Patapin e patapam (1994); Diario di un anarchico foggiano (1995); Giù al Nord (1998). Con altri comici ha scritto anche Dai retta a un cretino (2002), raccolta delle migliori battute effettuate al teatro Zelig. Del 26 aprile 2005 è “Cchiù pilu pe’ tutti”(scritto con Piero Guerrera), in cui l’attore milanese rispolvera il personaggio del politico calabrese Cetto La Qualunque